Una sempre maggiore sensibilità ambientale ed ecologica unita a una trasformazione digitale senza precedenti (accelerata dalla pandemia), stanno radicalmente plasmando il settore del Fashion e-Commerce.
La eco-fashion non è più solo una moda, un sentito dire, è una realtà supportata da dati che riflette esigenze attuali di molti consumatori.
Il settore della moda e del fashion si sta progressivamente adattando, come dimostrano le sempre più numerose campagne di sensibilizzazione sull’impatto ambientale portate avanti da grandi e piccoli brand.
Digital e ambiente si sposano con un’ottica sempre più omnicanale del processo di acquisto nel settore fashion.
L’idea vincente è quella della complementarietà fra il business online e offline: un’esperienza capace di offrire al consumatore un servizio integrato, agevole e convincente.
In questo articolo ti presentiamo qualche consiglio utile per una strategia di fashion e-Commerce in linea con questi trend che potresti voler sperimentare anche nel tuo business.
I vantaggi dell’e-Commerce
Facciamo un passo indietro e recuperiamo i motivi che stanno alla base della decisione di sviluppare un fashion business online.
Questi motivi si dividono in permanenti, e cioè correlati al vantaggio stesso di sviluppare un e-Commerce, e contestuali che dipendono dall’opportunità di avviare un’attività online in ragione di un determinato momento e contesto di riferimento.
Fra i primi, permanenti, troviamo:
- La possibilità di vendere h24 mantenendo “aperto” il nostro negozio online senza limiti di orari
- La possibilità di raggiungere una audience e un bacino di clienti a livello internazionale
- Rafforzamento della propria brand identity grazie a un nuovo potenziale di visibilità
- Possibilità di individuare un target sempre più preciso grazie all’analisi dati sugli acquisti e comportamento dei clienti
- Possibilità di sviluppare un piano marketing digitale sfruttando varie leve in funzione dell’allocazione del budget
Fra i motivi contestuali, possiamo sicuramente considerare la recente crisi pandemica da Covid-19.
In molti casi, infatti, l’e-Commerce si è rivelato essere l’unico canale di vendita per molte attività costrette a lunghi periodi di chiusura per via delle restrizioni.
Per tanti il pretesto di vendere online per superare un impedimento si è rivelata una fortunata occasione per sfruttare potenzialità inesplorate del proprio business.
Sviluppare un apparato e-Commerce è un passo che deve essere valutato in termini di investimento, posto che i migliori risultati si ottengono assicurando una serie di servizi di qualità impeccabile tipo:
- customer care
- resi e spedizioni
- sito web ottimizzato e con ottima User Experience
- schede prodotto dettagliate e accattivanti
- foto e grafiche di alta qualità
L’importanza dei trend
Ogni attività risente dell’influenza di trend e tendenze di acquisto.
Prestare attenzione a questi andamenti non significa conformarsi tout court ad essi o accogliere qualsiasi principio nel proprio core business semplicemente perché funziona.
Al momento dell’analisi e rilevazione di un trend segue necessariamente una fase volta ad indagare se quella determinata tedenza sia compatibile con i valori/possibilità/risorse dell’azienda.
Di seguito proponiamo un breve elenco di trend che hanno condizionato positivamente le vendite secondo varie stime rilevate nell’anno corrente per l’ambito fashion e-Commerce.
1. Personalizzazione del servizio
La pandemia ha allontanato il cliente dallo store ma non ha modificato i bisogni e le esigenze che lo guidano all’acquisto.
L’esperienza online del consumatore dovrebbe, infatti, cercare di rispondere ai suoi bisogni esattamente come se si trovasse ad acquistare in un negozio fisico.
Per questo, arriva in soccorso la tecnologia.
Sono sempre più diffusi applicazioni, software e gestionali che permettono di personalizzare dettagliatamente la customer experience dei fashion e-commerce.
Il loro funzionamento si basa su processi automatizzati di analisi dati che riescono a profilare il cliente in base al suo comportamento sul sito (ricerche, tag, click sui prodotti) arrivando a strutturare un sistema di “suggerimenti” fatti apposta per lui.
Questi meccanismi basati su sistemi di Intelligenza Artificiale sono fondamentali per aiutare la permanenza del cliente sul sito, stimolare la sua curiosità sull’offerta dei prodotti correlati e aumentare la sua soddisfazione in fase di ricerca.
2. Green fashion e sostenibilità
Secondo una ricerca condotta da Fashion Revolution nel 2020, il 33% degli intervistati preferisce acquistare prodotti che rispettano l’ambiente e il 66% sarebbe interessato a sapere di più sulle politiche ambientali e di lavoro messe in atto dai singoli brand.
Questo denota un trend di sempre maggiore sensibilizzazione dei consumatori sul tema delle politiche ambientali che si traduce in determinate tendenze all’acquisto nei fashion e-Commerce.
Non è un caso che sostenibilità e trasparenza siano i principi ispiratori di moltissime nuove campagne di marketing messe in atto da grandi e piccoli brand.
Sfruttare questa nuova leva di interesse non solo potrebbe aiutarti ad attrarre nuovi target e allargare il tuo bacino di utenza ma anche offrirti l’occasione per rinnovare la tua politica aziendale.
Nota Bene: prima di strutturare strategie e campagne assicurati di analizzare la compatibilità dei tuoi valori aziendali con i trend sopra citati. Il rischio è quello di “forzare” la propria brand identity in una direzione non coerente con il proprio passato ed essere accusati di “greenwashing”, una tendenza recente nel marketing volta a “lavare” l’immagine aziendale sulle questioni legate all’impatto ambientale.
3. Parola chiave: Omnicanalità
Negli ultimi anni si è parlato molto dell’importanza di cercare di raggiungere l’utente interessato tramite più canali di contatto contemporaneamente.
Questo approccio ‘multicanale’ è stato recentemente perfezionato e portato a compimento con un approccio ulteriore che vede finalmente l’utente al centro della strategia di marketing e comunicazione.
Dal sistema multicanale si è passati quindi a parlare di ‘omnicanalità’. Questa presuppone non solo che la strategia si conformi attorno all’utente ma che ci sia una relazione di scambio in senso collaborativo fra i canali stessi, siano essi online che offline.
Ragionando in termini di consumer experience, l’utente potrà sempre spostarsi tramite collegamenti in qualsiasi punto del percorso si trovi in modo che il suo “viaggio” risulti quanto più possibile fluido e integrato.
Un QR-code in camerino, servizio click&collect (che permette il ritiro del prodotto in negozio) e altri servizi cross-channel sono gli strumenti giusti per realizzare un giusto livello di integrazione tra i canali.
4. Tieni conto dei marketplace
Negli ultimi anni i piccoli e-Commerce stanno subendo una concorrenza sempre più spietata da parte di marketplace più o meno generalisti. Pensiamo ad Amazon, e-Bay ma anche Zalando, Asos, Privalia, Yoox per citare quelli specializzati nel settore fashion.
Le alternative sono 2:
- continuare ad investire esclusivamente sul proprio e-Commerce, facendo della tua particolarità la chiave vincente contro la concorrenza. In questo caso le risorse dovrebbero essere impegnate nella costruzione del branding e nella ricerca di una nicchie consistenti e affezionate di compratori.
- decidere di sfruttare, anche o esclusivamente, il canale di vendita offerto da uno o più marketplace
Nel secondo caso ci sono una serie di fattori da considerare tra cui le commissioni da pagare e il fatto che i compratori rischiano di fidelizzarsi più al marketplace che al tuo brand o prodotto.
È una considerazione che ti consigliamo di fare in sede di pianificazione strategica sempre nella logica di allocazione più efficiente delle risorse e investimenti sul futuro del tuo business online.
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